Con il termine ematuria si intende la presenza di sangue macroscopicamente o microscopicamente visibile nelle urine. La presenza di sangue nelle urine può spaventare, ma nella maggior parte dei casi non rappresenta un problema grave. Il sangue può originare da qualsiasi punto dell’apparato urinario.
Cosa può determinare ematuria?
- Cistiti
- Nefriti
- Calcoli urinari
- Esercizio fisico intenso
- Traumi e cadute
- Tumori delle vie urinarie (vescica, uretere, rene)
A volte il colore dell’urina può trarre in inganno facendo sospettare la presenza di sangue. Questo può accadere assumendo alcuni farmaci o con diete particolarmente ricche di barbabietole, coloranti alimentari. L’esame chimico fisico delle urine consente di accertare la presenza di sangue e fare una prima valutazione della possibile causa in particolare osservando il sedimento urinario e le cellule presenti nelle urine. A questo si possono aggiungere gli esami del sangue per la valutazione della funzione renale.
Quali esami sono da considerarsi di secondo livello?
- Ecografia dell’apparato urinario – utilizza sonde sonore per creare un’immagine del rene e delle vie urinarie è da preferire alle altre metodiche radiologiche per la velocità di esecuzione e per la sua sicurezza non esponendo a radiazione ne a rischio allergico.
- Tc delle vie urinarie – sfrutta l’utilizzo di raggi X e spesso un mezzo di contrasto per osservare in modo dettagliato l’anatomia delle vie urinarie
- Biopsia renale – utile per la valutazione in caso di ematuria di origine renale
- Cistoscopia – procedura ospedaliera che viene spesso eseguita in day surgery, durante la quale viene inserita una piccola telecamere l’uretra fino ad arrivare alla vescica per la valutazione diretta della superficie vescicale. Molto spesso durante l’esame possono essere eseguite delle biopsie mirate per la valutazione microscopica delle lesioni