Lo sviluppo di un vaccino è un processo lungo che impiega solitamente dai sette ai dieci anni, e prevede più fasi di sperimentazione. In meno di un anno dall’inizio della pandemia da virus SARS-CoV-2, sono stati approvati già i primi vaccini contro il Covid-19. Questo eccezionale risultato scientifico è stato determinato da importanti collaborazioni internazionali e dai cospicui investimenti dei Paesi che si sono assunti il rischio economico per permettere alle aziende di sovrapporre in modo efficiente alcune fasi degli studi clinici.
L’Ente regolatore europeo ha messo a punto un processo per monitorare tutti i passi effettuati, stabilendo un livello minimo di efficacia maggiore del 50% per l’immissione dei prodotti sul mercato. Nessun passaggio, dunque, è stato saltato e nessuna sperimentazione è stata meno rigorosa. L’accelerazione imposta dall’emergenza sanitaria nulla ha tolto alla sicurezza dei vaccini.
Alcuni sono stati realizzati utilizzando la stessa tecnologia di vaccini attualmente in uso, altri adottando approcci innovativi o usati di recente contro SARS ed Ebola. Tutti sono accomunati da un unico obiettivo: produrre una risposta immunitaria utile a contrastare l’infezione dal virus SARS-CoV-2 e proteggere dalle forme sintomatiche più gravi di Covid-19.
Vediamo nel dettaglio quali sono:
- Il vaccino Covid-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) di Pfizer/BioNTech è destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) nelle persone di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile del Covid.
Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.
Conservato in congelatore a una temperatura compresa tra -90°C e -60°C, è somministrato attraverso due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 42 giorni l’una dall’altra.
- Il Covid-19 Vaccine Moderna di Moderna Biotech è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) nelle personea partire dai 18 anni di età. È il secondo vaccino autorizzato da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) in Italia.
Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19. Questo vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.
Il vaccino è somministrato in due iniezioni, ciascuna di 0,5ml, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di 28 giorni l’una dall’altra.
Il vaccino è conservato a temperature comprese tra -15 e -25 gradi, ma è stabile tra i 2 e gli 8 gradi per 30 giorni se la confezione rimane integra.
- Il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca è indicato per le persone dai 18 anni in su. Con circolare del 7 aprile 2021 il Ministero della Salute raccomanda l’uso preferenziale nelle persone dai 60 anni in su.
È progettato per preparare il sistema immunitario a identificare e contrastare il coronavirus (SARS-CoV-2) responsabile della malattia Covid-19. Si definisce vaccino a vettore virale perché utilizza un virus per portare all’interno della cellula le istruzioni per produrre la proteina presente sulla superficie del coronavirus.
Più in dettaglio, il vettore è una versione modificata dell’adenovirus di scimpanzé che non è in grado di replicarsi, ma consente la sintesi della proteina spike di SARS-CoV-2. In questo modo il sistema immunitario si attiva contro questa proteina e produce gli anticorpi che proteggeranno la persona che entra in contatto con il coronavirus.
Il tipo di tecnologia utilizzata in questo vaccino è già stata testata con successo ed è utilizzata nella prevenzione di altre malattie.
È somministrato in due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 12 settimane l’una dall’altra. È necessario conservarlo in frigorifero a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C e non va congelato.
- Johnson & Johnson
Il vaccino Janssen di Johnson & Johnson è indicato per le persone dai 18 anni in su. Con Circolare del 21 aprile 2021 il Ministero della Salute raccomanda un uso preferenziale del vaccino nelle persone dai 60 anni in su.
È progettato per preparare il sistema immunitario a identificare e contrastare il coronavirus (SARS-CoV-2) responsabile della malattia Covid-19. Si definisce vaccino a vettore virale perché utilizza un virus per portare all’interno della cellula le istruzioni per produrre la proteina presente sulla superficie dei coronavirus.
Il vettore è basato su adenovirus umano di tipo 26 che non è in grado di replicarsi, ma consente la sintesi della proteina spike di SARS-CoV-2. In questo modo il sistema immunitario si attiva contro questa proteina e produce gli anticorpi che proteggeranno la persona che entra in contatto con il coronavirus.
Questo vaccino non contiene adiuvanti, conservanti, materiali di origine animale o tessuto fetale.
A differenza dei vaccini approvati finora, prevede una singola dose, iniettata solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio.