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12/06/2024 Medicina

Osteoporosi: Definizione

L’osteoporosi è una malattia metabolica dell’osso caratterizzata da una riduzione della massa ossea e  da un deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, che comporta un aumento della fragilità ossea e un rischio elevato di fratture. Questa patologia è spesso definita come una “malattia silenziosa” perché progredisce senza sintomi fino a quando non si verifica una frattura.

Forme Primitive e Secondarie

Osteoporosi Primaria

L’osteoporosi primaria è la forma più comune e si divide in due categorie principali:

  1. Osteoporosi postmenopausale: Colpisce principalmente le donne dopo la menopausa a causa della diminuzione degli estrogeni, che svolgono un ruolo protettivo nel mantenimento della densità ossea.
  2. Osteoporosi senile: Si manifesta in età avanzata in entrambi i sessi, generalmente dopo i 70 anni, ed è associata al naturale processo di invecchiamento.

Osteoporosi Secondaria

L’osteoporosi secondaria è causata da altre condizioni mediche o trattamenti che interferiscono con il metabolismo osseo. Alcuni esempi includono:

  • Malattie endocrine: come ipertiroidismo, iperparatiroidismo e diabete mellito.
  • Disturbi gastrointestinali: che comportano malassorbimento, come la celiachia o la malattia infiammatoria intestinale.
  • Uso prolungato di farmaci: come glucocorticoidi, anticonvulsivanti o inibitori della pompa protonica.
  • Forme genetiche: come l’osteogenesi imperfetta e altre malattie ereditarie che compromettono la qualità o la quantità del tessuto osseo.
  • Malattie ematologiche: come il mieloma multiplo e le leucemie, che possono influenzare il metabolismo osseo.
  • Malattie reumatologiche: come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico, che spesso richiedono l’uso di farmaci che possono ridurre la densità ossea.

Prevalenza e Fattori di Rischio

L’osteoporosi colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. In Italia, si stima che oltre 3,5 milioni di donne e circa 1 milione di uomini siano affetti da osteoporosi.

Fattori di Rischio

  1. Età avanzata: La densità ossea diminuisce con l’età.
  2. Sesso femminile: Le donne sono più a rischio, specialmente dopo la menopausa.
  3. Storia familiare: Una storia familiare (parenti di primo grado) di osteoporosi aumenta il rischio.
  4. Bassa densità ossea: Valori di densità minerale ossea (BMD) inferiori alla norma.
  5. Stile di vita: Fumo, consumo eccessivo di alcol, sedentarietà e dieta povera di calcio e vitamina D.
  6. Condizioni mediche: Come le malattie reumatiche, i disturbi endocrini e gastrointestinali.

Quando Sospettare l’osteoporosi

L’osteoporosi è spesso asintomatica fino alla comparsa di una frattura, ma ci sono segni e situazioni in cui si dovrebbe sospettare la malattia:

  1. Fratture da fragilità: Fratture che si verificano con traumi minori, come cadute da altezza ridotta o addirittura senza causa apparente. Le fratture più comuni includono quelle del polso, dell’anca e delle vertebre.
  2. Riduzione della statura: Una diminuzione significativa dell’altezza può indicare fratture vertebrali.
  3. Dolore alla schiena: Dolore acuto e improvviso in un soggetto con fattori di rischio
  4. Cifosi dorsale: Una curvatura eccessiva della colonna vertebrale dorsale può essere un segno di fratture vertebrali multiple.

Workup diagnostico

La diagnosi di osteoporosi si basa su una combinazione di anamnesi, esame obiettivo e test diagnostici. I principali esami includono:

  1. Densitometria ossea (DEXA): È il metodo più utilizzato per misurare la densità minerale ossea.
  2. Esami del sangue: Per valutare i livelli di calcio, fosforo, vitamina D, PTH e marcatori di turnover osseo.
  3. Radiografie: Utili per identificare fratture vertebrali.
  4. Valutazione del rischio di frattura: Tramite strumenti come il FRAX (Fracture Risk Assessment Tool).

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